anno 1985/2009 – 40x50cm – 15 immagini – Edizione 1/3
Nei primi anni Ottanta, quelli della mia generazione, ormai trentenni, uno dopo l’altro si accasavano, mettevano su famiglia, come si dice.
In quel periodo anche Giorgio Majno, compagno di scuola liceale di mia moglie, tuttora carissimo amico, aveva “sposato” quest’idea.
Fotografo anche lui e oggi un valido insegnante dell’arte fotografica, mi aveva chiesto di essere il “fotografo ufficiale” delle sue nozze, avvenute il 16 febbraio 1985, data che darà il titolo al progetto.
Majno appartiene a una famiglia nobile di Milano: la responsabilità era enorme e le aspettative erano alte.
La fotografia “matrimonialista” era lontana dal mio mondo professionale, motivo per cui inizialmente rifiutai la sua proposta; quel che mi convinse ad accettare l’incarico fu un compromesso: poter documentare il matrimonio con una mia personale, e non solo documentaristica, interpretazione fotografica dell’evento.
Il mio amico e sua moglie furono estremamente contenti ed entusiasti del mio lavoro, un po’ meno i familiari (me lo dovevo aspettare).
In giorno 16 febbraio, anno 1985 ho cercato di trovare l’essenza negli attimi che costituiscono la cerimonia evitando i luoghi comuni, la banalità e la spettacolarità.
Oltre al puro atto fotografico, alle immagini del progetto definitivo ho aggiunto nuovi elementi per rendere ancora più personale l’interpretazione di questa giornata speciale: il colore dà il senso gioioso all’atmosfera, dipinto a mano con anilina colorata su alcune parti delle immagini fotografiche in bianconero.
L’inserimento delle frasi è stato frutto della casualità del momento: In quel periodo mi ero “innamorato” di uno scrittore di nome Lawrence Durrell, autore di Quartetto di Alessandria. Quest’opera è composta a sua volta da quattro libri Justine, Balthazar, Clea e Mountlive: una storia, la stessa storia, raccontata da quattro personaggi diversi.
Nel leggere i quattro volumi ho notato che alcune frasi erano perfettamente in linea col discorso fotografico, così ho estrapolato le più adatte. Questo progetto rientra nei primi tentativi di contaminazione fotografica.
Lavoro eseguito con il sistema analogico nell’anno 1985 e ripreso digitalmente nell’anno 2009.